Un oculare con reticolo illuminato Home-Page -
A cosa serve
Gli oculari con reticolo vengono impiegati per controllare l'inseguimento del moto del telescopio durante le pose fotografiche.
Usato su un telescopio guida o su una guida fuori asse, l'oculare permette di inquadrare una stella di riferimento
per mantenerla al centro di una griglia (o una croce) illuminata allo scopo di poter correggere gli eventuali errori di
inseguimento dell'oggetto che si sta fotografando.
Se la stella si sposta dal centro del reticolo, cio' significa che l'inseguimento non e' perfetto ed e' pertanto neccessario provvedere
a riposizionarla al centro agendo manualmente o sulla pulsantiera di controllo del moto.
Migliore sara' la precisione della guida, migliori saranno le immagini fotografiche ottenute, dettagliate e con stelle puntiformi, soprattuto
nelle immagini a lunga posa.
Maggiore sara' l'ingrandimento ottenuto con l'oculare con reticolo, maggiore sara' la precisione di guida e il conseguente risultato.
Perche' costruirselo da soli
Se avete dato un'occhiata ai prezzi di un oculare per la guida, vi accorgerete che forse il suo costo e' spropositato rispetto
a quello dei normali oculari. Tanto per non fare nomi, i maggiori produttori offrono oculari con reticolo illuminato a partire da
un prezzo minimo di oltre 400mila lire ma la media e' anche superiore.
Con questo piccolo progetto non intendo comunque affermare che la qualita' e la precisione della mia realizzazione sia paragonabile
a quella dei costosi oculari, ma penso di aver raggiunto un buon compromesso per poter "guidare" senza errori spendendo circa 10mila lire
e recuperando un vecchio oculare.
Iniziamo
Premetto che mi sono avvicinato da poco alla fotografia a lunga posa e che non conosco bene tutti i trucchi per poter guidare
correttamente ma una delle cose che piu' mi preoccupava era la comodita'. Molti degli oculari guida in commercio sono da 12,5 mm
e la loro focale permette di ottenere un adeguato ingrandimento della stella "guida".
Essendo abituato ad usare oculari al lantanio (con una estrazione pupillare di oltre 2cm indipendentemente dalla loro focale)
l'idea di rimanere incollato per lunghi tempi ad un oculare da 12 mm mi spaventava un po'. Non avendo inoltre
alcuna pretesa qualitativa nell'osservazione della stella "guida", ho deciso di compiere alcuni esperimenti
sull'oculare da 20mm in dotazione con il firstscope 60 Celestron, che uso come telescopio guida.
Un oculare da 20mm offre una visione comoda e abbinato ad una barlow di almeno 2X offre gli ingrandimenti di un oculare da 10mm.
L'idea mi pareva sensata e cosi' ho cominciato a smontare l'oculare.
L'oculare usato
E' un oculare "economico" realizzato in plastica, parte del corredo del piccolo rifrattore da 6 cm della Celestron.
La sua scritta superiore riporta "H - 20mm" e' cio' dovrebbe indicare il tipo di schema ottico "Huygens".
Il diametro del suo barilotto e' di 24,5mm ma un adattatore in plastica permette il suo utilizzo anche con i normali
portaoculari da 31,8mm.
Come si vede dallo schema, l'oculare puo' essere facilmente smontato agendo sull'anello a vite inferiore. Tutto il blocco interno,
lenti e supporto scivola via senza problema e si sviluppa come nella foto qui sotto.
Il nostro scopo sara' quello di rimontare l'oculare dopo aver posizionato una croce e un led in prossimita' della lente in basso, come
visibile dallo schema successivo:
Per prima cosa sara' necessario procurarsi un led rosso da 4 mm di diametro e forare il supporto interno dell'oculare in modo
tale da inserirlo come dallo schema sopra.
Non avendo spazio a sufficienza per poterlo orientare verso il centro, posizioneremo il led su un lato, cercando di
non interferire troppo sulla visuale libera del foro.
Procederemo quindi procurandoci un filo elettrico "schermato", cioe' di quelli normalmente usati per i segnali audio,
come cuffiette stereo, etc. Questo filo ha la particolarita' di avere una "calza" interna, formata dall'intreccio di sottilissimi
fili. Una volta ricavata la calza sara' facile estrarre un paio di fili di pochi cm di lunghezza.
I fili serviranno per realizzare il nostro reticolo e cioe' una corce in prossimita' della lente. Per poterlo fare vi consiglio di
trovare un piccolo pezzo di alluminio (ricavato da una lattina da bibita) di scaldarlo sulla fiamma del fornello di casa (tenendolo con
le pinze) e di usarlo per squagliare con due tagli netti la plastica del supporto della lente.
I tagli del supporto permetteranno di inserire e incollare i due fili della calza dopo averli messi in tensione.
Sara' necessario un po' di tempo per consentire alla colla di fare presa.
Si consiglia di compiere una prova prima di fissare la croce, e in ogni caso, di incollarlo definitivamente solo dopo
aver inserito il led all'interno del supporto.
Si procedera' quindi forando la parte superiore del barilotto dell'oculare (la parte in plastica) per poter inserire due
sottili fili che raggiungeranno i terminali del led. Per lasciare che il supporto interno si possa normalmente inserire anche in
presenza dello spessore dei fili, ho tagliato leggermente una delle estremita' della parte superiore del supporto.
Dopo aver reinserito la prima lente dell'oculare e il supporto, si potra' rimontare anche la seconda lente e il relativo
fermo a vite riassemblando l'oculare.
Valutata la normale efficienza dell'oculare, si potra' procedere alla semplice parte elettrica, formata da un portapile, da un
potenziometro e da un interruttore. 2 pile "stilo" da 1,5 saranno sufficienti a garantire diverse ore di luminosita' del led
mentre il potenziomentro ci servira' per poter regolare l'intensita' luminosa dello stesso led.
Si consiglia di utilizzare del filo elettrico sottile e morbido per collegare l'oculare alla scatola delle pile, per evitare eventuali
tensioni del filo che possano in qualche modo imprimere forza all'oculare durante la guida.
Lo schema qui sotto riporta i componenti e i relativi collegamenti. Il valore del potenziometro puo' essere variabile da 1 a piu' MegaOhm,
in funzione della sensibilita' che desiderate. Se desiderate una maggiore luminosita' di base, la resistenza da 100 Ohm puo' anche essere
omessa. Il costo dei componenti non supera le 10mila lire (scatola e portapile compresi).
Conclusione
Come si nota dalle foto l'eesperimento a me e' riuscito e funziona discretamente. Per concludere vorrei precisare che
oculari con schemi ottici e meccanici differenti potrebbero richiedere adattamenti diversi da quelli qui proposti.
L'idea di costruire un oculare con reticolo utilizzando sottili fili metallici mi e' venuta in mente dopo aver
smontato un cercatore Celestron che per produrre la croce di puntamento usava una soluzione simile.
Vi ringrazio per avermi seguito fino a questo punto e vi prego di volermi segnalare eventuali inesattezze o errori su quanto riportato.
Vi invito inoltre a comunicarmi le vostre eventuali esperienze relative a questa autocostruzione.
A presto!
(c) 2000 Riccardo Ricci - info @ metaseen . com - (rimesso online Ottobre 2019)
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